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Il topazio, costituente abbastanza comune di rocce pegmatico-pneumatolitiche ed anche di rocce eruttive acide (i.e. porfidi), solo raramente viene rinvenuto in qualità di interesse gemmologico.

I cristalli di dimensioni anche ragguardevoli (sono noti esemplari trasparenti di varie decine di chilogrammi) hanno generalmente un colore molto tenue per cui una volta tagliati forniscono pietre praticamente incolori.

Le tonalità più comuni sono il giallo, l’azzurro, il bruno-rosato (detto anche color topazio), il verdino ed il rosa.Vi sono però giacimenti che forniscono materiale di colorazione intensa, primi fra tutti quelli dell’area di Ouro preto in MinasGerais (Brasile).

Qui si rinvengono cristalli con una colorazione variabile dal giallo, all’arancio al rosso-aranciato. I topazi provenienti da questa regione sono i più pregiati.




 Il loro valore può variare dalle 20-30.000 lire fino alle 200-250.000 lire al carato per le tinte gialle, dalle 50-50.000 fino alle 300-400.000 lire al carato per le pietre aranciate e dalle 100-150.000 fino al milione-milione e mezzo al carato per pietre con una decisa tonalità rosso-aranciata.


La variazione del prezzo è dovuta prevalentemente alle dimensioni: pietre sotto il carato spuntano i prezzi più bassi, mentre le misure più richieste sono quelle comprese tra i 4 ed i 10 ct. Non essendo particolarmente rari i cristalli privi di inclusioni evidenti con dimensioni di qualche decine di grammi, gemme tagliate con il peso superiore ai dieci carati essendo meno commerciabili possono spesso essere acquistate a prezzi inferiori a quelli delle fasce di peso più richiesta.



Un altro fattore importante nella determinazione del valore è la forma della pietra tagliata. A causa dell’habitus allungato dei cristalli i tagliatori locali tendono, per recuperare maggior peso, a tagliare pietre poco proporzionate, tipo lunghi cuscini, navettes o baguettes, commercialmente poco interessanti.

A volte il materiale di Ouro Preto viene scaldato e si ottengono pietre di color rosa fior di pesco, poco pleocroiche, che comunque nelle misure richieste (4-10 ct.) possono raggiungere cifre comprese fra le 300 e le 500.000 lire al carato. Pietre di color rosa provengono anche dagli Urali (inizio di questo secolo, presenti a volte in gioielli d’epoca) e oggi vengono estratte in Pakistan. I loro prezzi sono paragonabili a quelli del materiale rosa brasiliano. Le tinte cognac, presenti in Russia ed in Messico, hanno un valore abbastanza basso, 5-20. 000 lire al ct, e così pure le pietre incolori. Da circa un ventennio il grezzo incolore viene trattato per ottenere materiale di colore azzurro in varie tonalità. Molto diffuso sul mercato ha prezzi che variano tra le mille e le quindicimila lire a ct. Poiché grezzi di grosse dimensioni sono facilmente reperibili, il prezzo dipende più dal costo di taglio che dalle dimensioni, per cui i prezzi maggiori sono raggiungibili da pietre piccole ben tagliate di colore deciso in cui la lavorazione incide maggiormente. Casualmente nei vari giacimenti pegmatitici vengono trovati cristalli di colorazione naturale intensa, sia verdi, sia azzurri, sia di altre tinte. Questi, per la loro rarità, possono raggiungere sul mercato col-lezionistico valori molto elevati (anche parecchie centinaia di migliaia di lire al carato).