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FRIULI VENEZIA
GIULIA

friuli venezia giulia
Ritorna all'Italia
Province - Regione formata da 4 province: Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine
Capoluogo - Trieste
Superficie - kmq 7846
Parchi Nazionali - Nessuno


Фриули-Венеция-Джулия
Russian Version
grafico friuli venezia giulia

friuli venezia giulia Le origini del nome
Rilievi - Valichi - Coste - Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le origini del nome:
Il nome di questa regione indica una composizione di due zone geografiche distinte, ma tutte e due derivano dal latino ‘gens Iulia’ (la famiglia a cui appartiene Giulio Cesare). Friuli originariamente ‘Forum Julii’ era il nome di un centro commerciale (forum significa mercato), costruito dai Romani, nell’attuale città di Civedale. Il nome della città poi si estese a tutta la regione. Venezia Giulia invece è un nome recente che ricorda gli abitanti Veneti e la ‘Gens Iulia’. Dopo la prima Guerra Mondiale il territorio dell’attuale regione faceva parte del Veneto, insieme ad alcune zone della ex-Iugoslavia. Dopo la seconda guerra mondiale si persero i nove decimi della Venezia Giulia e riunendo il Friuli con quello che era rimasto della stessa, si istituì l’attuale Regione.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
La parte settentrionale del Friuli Venezia Giulia è formata dalle Alpi Carniche e anche se pur minimo, da un breve tratto di Alpi Giulie. Dal Passo di Monte Croce di Comelico fino alla Sella di Camporosso, si estendono le Alpi Carniche, le quali con la loro muraglia di protezione si elevano oltre i 2000 m. Le Alpi Giulie, invece, proseguono dalla Sella di Camporosso sino al Passo di Vrata, a nord di Fiume. La cima più alta è il Jôf di Montasio il quale appartiente solo in parte all’Italia mentre il resto si trova in Slovenia. Il Tagliamento divide le Alpi dalle Prealpi che sono meno alte, molto rocciose e con poca vegetazione. Il Passo di Fusine e il Passo di Predil collegano l’Italia alla Slovenia; il Passo di Monte Croce Carnico porta in Austria.

il porto di trieste
Il Porto di Trieste

Il Passo della Mauria mette i comunicazione la valle del Tagliamento con quella del Piave, passando nelle Prealpi Carniche.
La pianura di questa regione è la parte finale naturale della Pianura Padana. Presenta le stesse caratteristiche e si divide in parte alta, poco fertile e parte bassa molto fertile e irrigata dalle risorgive.

Paesaggio:
Pur non essendo una regione molto grande, il Friuli Venezia Giulia presenta notevoli aspetti del suo territorio. Scendendo da nord troviamo le montagne che esaltano le loro vette con grandissimi boschi di abeti, poi la parte pianeggiante ben curata nelle sue colture agricole data anche l’abbondanza d’acqua dei fiumi e per finire con il mare delle tranquille acque lagunari. Nella parte della costa orientale troviamo un ampio golfo che alle spalle si estende all’Altopiano del Carso. Sempre nella parte orientale c’è una zona collinare ricca di vigneti, la quale chiude la regione nel territorio italiano di confine. La sezione occidentale della costa compresa, tra la foce del Tagliamento e l’Isonzo, si presenta bassa e sabbiosa. La costa è formata dai detriti, scaricati dalle acque dei fiumi Tagliamento e Isonzo. Nel 1976 una grande parte del Friuli fu colpita da un terremoto disastroso. Due scosse sismiche si abbatterono a distanza di qualche mese. Il fenomeno provocò moltissime vittime e distrusse gran parte dei 117 comuni apparteneti delle provincie di Udine e Pordenone. La ricostruzione procede ancora troppo lentamente in confronto alle vaste conseguenze del sisma.

Agricoltura - Allevamento - Pesca:

palmanova nella sua caratteristica forma a stella a nove punte
Palmanova nella sua caratteristica forma
a stella a nove punte

La parte montuosa costituisce poco più della metà del territorio complessivo della regione e la parte alta della pianura, quella non fertile, è poco coltivata. La parte carsica è quasi tutta senza alcun tipo coltura. La fascia bassa della pianura invece, bonificata dalle risorgive naturali è altamente fertile e sfruttata. Il prodotto della Regione non costituisce un rilevante dato di produzione nazionale, ma le coltivazioni presenti sono: granoturco, segale, barbabietole da zucchero, tabacco e frutta. Le piantagioni più diffuse sono quelle dei vigneti, sparse un po' dappertutto in pianura e in collina.

In Friuli Venezia Giulia vengono prodotti molti vini pregiati esportati in tutto il mondo, di cui ricordiamo il Tocai e il Merlot. La produzione più caratteristica è quella della grappa. L’allevamento dei bovini da carne e da latte è molto intenso, oltre a quelli dei suini dei quali troviamo dei prodotto di ottima qualità. Dopo il Veneto, la Regione tiene il secondo posto per l’allevamento del baco da seta, che sta comunque perdendo d’importanza con l’avvento delle fibre artificiali. I principali porti ittici sono: Trieste, Monfalcone e Grado. La pesca sta diventando sempre meno redditizia, perché il mare è sempre più povero di pesce.

Industria - Turismo:
Importanti sono gli impianti metallurgici, meccanici, di prodotti chimici, gli impianti per la raffinazione del petrolio e grandi cantieri navali, i quali sono concentrati soprattutto nelle zone di Trieste, Monfalcone, Pordenone e Gorizia. Molte aziende medie producono macchine agricole, tessili, per il caffè, oltre che orologi, alimentari, carta, mobili e sedie.

Posizione e Confine:
Il Friuli Venezia Giulia è la regione più nord-orientale del territorio italiano. La superficie va dalle Alpi al Mare Adriatico. A nord il Friuli Venezia Giulia confina con l’Austria, a est con la Slovenia (ex-Iugoslavia), a sud con il Mare Adriatico e a ovest troviamo il Tagliamento e la Livenza che la dividono dal Veneto.

Fiumi - Laghi:
Il principali fiumi di questa Regione sono: il Tagliamento, l’Isonzo e il Livenza. Il Tagliamento nasce dalle falde del Passo della Mauria e sfocia nella zona veneta. Dell’Isonzo, che scende del Monte Tricorno, soltanto la parte inferiore del corso e il suo l’affluente, il fiume Torre, appartengono all’Italia. Il Livenza, anche se per un breve tratto, bagna le terre a confine con il Veneto. Ricordiamo inoltre il più curioso dei fiumi di questa Regione, vale a dire il Timavo, fenomeno tipico del Carso, che già le popolazioni più antiche ebbero modo di studiare. Il Timavo nasce in Slovenia, scorre sottoterra per 38 km. e riaffiora vicino a Monfalcone, a poca distanza dal mare.

Clima:
Grazie alla protezione delle Alpi Carniche e la vicinanza del mare, il clima nella parte pianeggiante è in genere di tipo marittimo, con temperature non molto elevate; nella parte settentrionale della regione il clima è tipicamente alpino. Nel Carso vi sono abbondanti precipitazioni. Dove non c’è la protezione della barriera delle Alpi, soffia la gelida ‘bora’, un vento freddo e gelido, ma che porta il bel tempo; riesce a raggiungere i 100 km/h, con raffiche che toccano i 150 km/h; e raggiungere persino le coste marchigiane attraversando l’Adriatico. A Trieste troviamo la bora, mediamente dieci volte l’anno, che si presenta anche come un vento moderato, comunemente chiamato ‘borin’.

Popolazione:
Il Friuli Venezia Giulia è una regione a statuto speciale. Essendo una terra di frontiera sono presenti nel suo territorio minoranze etniche slave e di lingua slovena, e un’altra di lingua tedesca. Le zone più popolate sono la pianura e la fascia costiera, mentre le parti montuose e alpine registrano sempre più una diminuzione demografica, in quanto la popolazione preferisce trasferirsi nelle città della costa o della pianura o altre zone dell’Italia settentrionale più industrializzate.

Comunicazioni:
Trieste è lo svincolo di comunicazione ferroviaria per Venezia, per l’Austria passando per Udine e Tarvisio, e per la zona della ex-Iugoslavia. La rete stradale e autostradale mette in collegamento tutto il territorio con la Pianura Padana, l’Austria e la ex-Iugoslavia. Per i centri minori sono in funzione diversi svincoli stradali e ferroviari. L’aeroporto della Regione si trova a Ronchi dei Legionari (GO).


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